Indicato normalmente con β. Il rapporto di Bowen è il rapporto fra calore sensibile QE e il calore latente QL. Quindi
β=QE/QL .
Dopo Stull (1988) abbiamo i seguenti valori tipici del rapporto di Bowen in funzione del tipo di copertura del terreno:
regioni semi-aride: 5
terreni erbosi: 0,5
foreste: 0,5
terreni erbosi irrigati: 0,2
mare: 0,1
I massimi giornalieri tipici del rapporto di Bowen in città secondo Piringer e altri (2002) sono:
aree residenziali: 1,2-2 ,
aree industriali: circa 4,4 ,
aree centro città: circa 9,8 .
Il rapporto di Bowen è in ogni caso molto variabile e dipende in particolare dalle precipitazioni.
Nelle aree urbane è più alto rispetto alle aree rurali. Infatti l’impermeabilità delle superfici nelle città riduce nel suolo l’umidità disponibile per l’evaporazione a discapito del flusso di calore latente QL; perciò dopo qualche giorno senza pioggia β arriva a valori piuttosto elevati.
Tuttavia, se l’atmosfera è satura QL non può aumentare ulteriormente e β raggiunge un valore limite: il rapporto di Bowen di equilibrio βE (sopra i mari e gli oceani l’evaporazione è limitata dall’umidità dell’aria). βE diminuisce esponenzialmente con la temperatura quindi l’importanza di QL è maggiore sopra gli oceani equatoriali che nei mari polari.