INCIDENZA DEL CONSUMO DI SUOLO SUL CLIMA

Il consumo di suolo, legato alle attività antropiche di urbanizzazione, di costruzione edilizia e di uso intensivo del territorio agricolo, incide sull’ambiente ed in generale sul clima locale. Infatti il consumo di suolo:

1) provoca la formazione di isole di calore urbane. Le aree urbanizzate ed edificate sono più calde rispetto al territorio circostante. Le ondate di calore colpiscono proprio gli agglomerati urbani dove negli ultimi decenni si è andata concentrando una grossa parte della popolazione mondiale;

2) interferisce con i servizi collegati al suolo. Si riduce la produzione agricola, viene modificato lo stoccaggio di carbonio, viene meno il controllo dell’erosione, si riduce la rimozione di microparticelle inquinanti e ozono, ecc…

3) l’impermeabilizzazione dei suoli riduce l’assorbimento di pioggia e la ricarica delle falde, aumenta il rischio di inondazione. Il terreno impermeabilizzato è più sensibile alla siccità e necessita di irrigazione più frequente;

4) perdita di biodiversità. Vanno persi molti animali che vivono nel terreno e decompongono, riciclano nutrienti, interragiscono col ciclo del carbonio, rendono il suolo più permeabile all’acqua;

5) innesca una dispersione ambientale nel caso di consumo lineare di suolo (strade, ferrovie). Di conseguenza si innescano interferenze negative con le dinamiche delle specie selvatiche aumentando l’inquinamento chimico e acustico;

6) comporta la perdita di terreni fertili. Il consumo del suolo è accompagnato dalla diminuzione di terreni produttivi liberi e ciò può compromette la “catena del cibo” nella produzione agricola;

7) è spesso accompagnato da una riduzione della vegetazione. In particolare una riduzione o scomparsa delle grandi specie alboree fondamentali nel processo di assorbimento dell’inquinamento e mitigazione delle azioni del vento;

8) danni all’economia locale. Molte volte il consumo di suolo danneggia l’economia e impatta negativamente su agricoltura e turismo, riducendo il valore degli immobili e la qualità della vita delle comunità locali.

Da parte degli specialisti si discute moltissimo sul fatto che il consumo di suolo, ovvero i cambiamenti antropici nella copertura del suolo e nella gestione del territorio, abbiano o meno un effetto sul clima locale e globale, specialmente attraverso il citato fenomeno del rilascio di carbonio nell’atmosfera e il cambiamento dei flussi di energia sulla superficie terrestre e corrispondente interazione con la dinamica atmosferica.

Alugula Boyaj e altri

(vedi https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/qj.3826 in rete il 16/7/2020)

attraverso una analisi di dati satellitari hanno valutato i cambiamenti nel consumo del suolo in tre grandi stati dell’India meridionale (Tamil Nadu, Telangana e Kerala). Detti cambiamenti evidenziano temperature superficiali più elevate, flussi di calore sensibili e strati limite profondi e umidi. Ciò comporta una energia potenziale convettiva disponibile relativamente più elevata e, di conseguenza, precipitazioni più intense (gli Autori stimano aumenti delle precipitazioni durante gli eventi di pioggia intensa variabili fra il 20% e il 25%).

Souleymane e Benjamin

(vedi https://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/ab702c in rete il 16/7/2020)

evidenziano che il consumo del suolo impatta significativamente su scala regionale e stagionale. Usando particolari simulazioni numeriche mostrano una correlazione fra lo stesso consumo e gli estremi meteorologici previsti. In media, entro il 2100, il progredire del consumo di suolo inciderebbe con una riduzione del 22% delle piogge significative (oltre i 10 mm) e del 16% per la quantità totale di precipitazioni dei giorni umidi. Appare limitata l’influenza sulle proiezioni degli estremi di temperatura globali e regionali ma viene segnalato un impatto sugli estremi delle precipitazioni globali 2,5 volte di più elevato rispetto alle proiezioni delle precipitazioni medie globali.

Han Liu e altri

(vedi https://essd.copernicus.org/articles/12/1217/2020/ in rete il 16/7/2020)

lavorando su dati relativi alla copertura del suolo globale con risoluzione 5 km, riscontrano cambiamenti significativi a varie scale, tra cui un guadagno di terra coltivata nei tropici, un aumento di foresta nell’emisfero settentrionale e una perdita di prateria in Asia.

Chia-Jeng Chen e altri

(vedi https://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/ab68aa in rete il 16/7/2020)

nello studiare gli effetti dei cambiamenti sull’uso del suolo nella parte centrale dell’isola di Taiwan rilevano un forte aumento dei terreni urbanizzati ed edificati. Evidenziano variazioni nei flussi di calore e nelle temperature dell’aria. Le simulazioni mettono in luce precipitazioni più intense nelle aree sottovento di terreni urbanizzati e edificati.

Abdus Samie e altri

(vedi https://link.springer.com/article/10.1007/s11356-020-08984-x in rete il 16/7/2020)

hanno analizzato l’impatto del consumo di suolo nella provincia del Punjab in Pakistan. La ricerca mostra che la riconversione dell’uso del suolo su tre scenari comporta in genere il raffreddamento climatico globale nella regione. Le risposte di temperatura variano in diversi mesi in tutti gli scenari, con maggiori risultati nei mesi più caldi, portando ad un raffreddamento nel clima. In ogni scenario la risposta della temperatura risulta sensibile alle variazioni del consumo di suolo.

Bo Huang e altri

(vedi https://www.nature.com/articles/s41467-020-14890-0 in rete al 17/7/2020)

hanno analizzato le variazioni nel consumo di suolo in Europa, fra il 1992 e il 2015, studiando gli effetti nella temperatura dell’aria e dell’umidità. Hanno trovato una variazione media della temperatura di −0,12±0,20 °C, con un raffreddamento diffuso (anche fino a −1°C) nell’Europa occidentale e centrale nelle stagioni estive e primaverili. Su scala continentale, il raffreddamento medio pare principalmente correlato all’abbandono dell’agricoltura. Emergono risposte opposte alle perdite e ai guadagni delle colture tra Europa occidentale ed Europa orientale.

Gasser e altri

(vedi https://www.biogeosciences-discuss.net/bg-2020-33/ in rete il 16/7/2020)

sottolineano come le modifiche all’uso del suolo sono una componente chiave del ciclo globale del carbonio. I ricercatori stimano che le emissioni globali di CO2 derivanti dal consumo di suolo sono di 1,36±0,42 miliardi di tonnellate di carbonio per anno in media nel periodo 2009-2018 e 206±57 miliardi di tonnellate di carbonio nel periodo 1750–2018. Stimano altresì che il consumo di suolo induca una perdita globale di capacità di assorbimento aggiuntivo ( vale a dire una riduzione del carbonio, non parte delle emissioni) rispettivamente di 0,68±0,57 tonnellate di carbonio/anno e 32±23 tonnellate di carbonio negli stessi periodi.

Ashfa Achmad e altri

(vedi https://ascelibrary.org/doi/abs/10.1061/(ASCE)UP.1943-5444.0000536 in rete il 16/7/2020)

hanno indagato le implicazioni dei cambiamenti di copertura del suolo sul clima locale nella città di Sabang (Indonesia) tra il 2000 e il 2015. I cambiamenti climatici sono stati valutati considerando quattro variabili: temperatura dell’aria, precipitazione, umidità e velocità del vento. Il consumo del suolo implica una diminuzione delle aree forestali del 45%. ed un aumento delle aree edificate dell’85%. Viene segnalato un generale aumento delle temperature e una generale diminuzione dell’umidità. Variazioni nulle o trascurabili sono segnalate in merito alle variabili precipitazione e velocità del vento.

Mukherjee e Singh

(vedi https://link.springer.com/article/10.1007/s41748-020-00155-9 in rete il 17/7/2020)

hanno analizzato i cambiamenti spazio-temporali nell’uso del suolo e i corrispondenti impatti sulla temperatura della superficie del suolo in due città indiane. Le due città sono soggette a processi di forte e rapida urbanizzazione che, a sua volta, modifica in modo significativo la temperatura della superficie. Ambedue le città vedono una crescita drammatica nell’area edificata, una riduzione sistematica dello spazio verde e parallelamente la temperatura media della superficie mostra un aumento di 2,42 °C per decennio e 2,13 °C per decennio.

Weiyue Zhang e altri

(vedi https://journals.ametsoc.org/ei/article/20/7/1/632/The-Impacts-of-Land-Use-and-Land-Cover-Change-on in rete il 16/7/2020)

hanno studiato gli impatti dell’uso antropico e del corrispondente cambiamento della copertura del suolo sulle temperature troposferiche attraverso apposita modellistica atta a simulare copertura vegetale potenziale e attuale della Terra. I risultati evidenziano che il consumo di suolo può indurre cambiamenti nella temperatura dell’aria troposferica, specialmente nel periodo estivo. Rispetto alla variazione di temperatura media globale, le variazioni indotte dal consumo di suolo nella temperatura dell’aria media regionale possono essere 2-3 volte più grandi nella troposfera medio-alta e circa 8 volte più grandi nella troposfera inferiore. Nell’Asia orientale e nell’Asia meridionale sono evidenti riduzioni significative (fra 0,2°C e 0.4°C) della temperatura dell’aria nella troposfera medio-alta, in primavera e in autunno, a causa della maggiore riduzione del rilascio di calore latente dalle precipitazioni. In Europa e Nord America, il raffreddamento troposferico più significativo si verifica in estate. Oltre agli effetti locali, il consumo di suolo induce anche risposte non locali alla temperatura dell’aria troposferica che sono caratterizzate da riduzioni significative sui lati sottovento delle regioni che includono Asia orientale e Oceano Pacifico settentrionale/occidentale, Mar Mediterraneo e Nord Africa, Nord America, Atlantico Oceano e Nord America-Pacifico orientale.

Dalla letteratura recente non emergono quindi valori quantitativi ben circostanziati e ricorrenti su variabili climatiche modificate/modificabili dal consumo di suolo. Pur tuttavia in tutti gli Autori è riportato il continuo monito ad approfondire le interferenze che le modificazioni dell’uomo operano all’ambiente attraverso urbanizzazione ed edificazione. Essendo ben noto il concetto che le risorse ambientali non sono infinite bisognerà, in futuro, programmare una regolamentazione a livello planetario del consumo di suolo imponendo quando prima l’applicazione dell’invarianza del consumo di suolo e l’obbligo di prevedere misure compensative nei casi in cui l’invarianza non possa essere applicata. Vedi qui una possibile metodica di calcolo del consumo di suolo nel rispetto del principio di invarianza.

Paron, 16/07/2020