Temperatura

La temperatura di un corpo è la misura dello stato di agitazione delle entità molecolari dalle quali è costituito il corpo stesso. In meteorologia la temperatura dell’aria è la temperatura che caratterizza l’atmosfera terrestre.

La temperatura può essere utilizzata per prevedere la direzione verso la quale avviene lo scambio termico fra due corpi. La differenza di temperatura tra due corpi in contatto termico determina un flusso di calore in direzione del corpo meno caldo finché il sistema dei due corpi non raggiunge uno stato di equilibrio termico.

Esistono i termometri di misurazione della temperatura dell’aria in atmosfera nelle capannine meteorologiche con circolazione naturale dell’aria. Si tratta normalmente di termometri a liquido o a resistenza destinati a descrivere la temperatura dell’aria in atmosfera. In realtà i termometri a liquido evidenziano la temperatura che lo stesso liquido ha acquisito mentre i termometri a resistenza mostrano la temperatura che la stessa resistenza ha acquisito. In senso stretto non quantificano quindi la temperatura dell’aria. Inoltre l’incidenza della radiazione infrarossa delle pareti che costituiscono una capannina meteorologica è difficilmente valutabile e il trasferimento del calore nell’ambito del volume della capannina, correlato al movimento naturale circolatorio dell’aria, è più lento rispetto al calore trasmesso dalle radiazioni infrarosse.

La curva della temperatura è un segnale a forma sinusoidale correlato principalmente all’andamento a forma sinusoidale della irradiazione solare. La curva della temperatura diurna normalmente procede con decadimento esponenziale al progredire della notte in conseguenza soprattutto dalla emissione di calore dalla superficie secondo la legge di Planck. La radiazione termica proveniente dalla superficie aumenta durante il giorno man mano che il Sole riscalda ma quando l’apporto del Sole inizia a diminuire l’attività di radiazione dalla superficie diventa dominante.

La misurazione della temperatura a fini meteorologici e climatici dovrebbe tener conto di valori integrati caratteristici della curva della temperatura giornaliera (grado-giorno). Utilizzare il valore di grado-giorno eliminerebbe anche la ricerca di un valore mediano della temperatura. Ancora adesso prevale il calcolo “temperatura massima” più “temperatura minima” diviso per 2; ma tale calcolo non è una media. E’ un valore mediano non di grande utilità per descrivere, pur se riassuntivamente, la distribuzione delle temperature.

In realtà la temperatura dell’aria è comunque un indicatore distorto del contenuto di calore che qualifica maggiormente il clima. Sarebbe meglio stimare l’entalpia al posto della temperatura ovvero tener conto contemporaneamente sia di temperatura che di umidità dell’aria. La sola temperatura mediana, o anche media, può avere lo stesso valore per climi molto diversi ma permane un indicatore inadeguato (pensiamo ai climi “diversi” fra zone con “calore secco” e zone con “calore umido” pur avendo analoghi valori di temperatura mediana o media). L’entalpia sarebbe una misura del contenuto di calore e la semplice somma dei corrispondenti valori porterebbe a risultanze omogenee in termini di tendenza climatica.