Nell’ambito della ricerca scientifica il riesame paritario (peer review in inglese) indica la procedura di selezione di articoli scientifici o progetti di ricerca effettuata attraverso una valutazione di specialisti del settore che verificano l’idoneità alla pubblicazione scientifica, nel primo caso, o alla finanziabilità di progetti di ricerca, nel secondo caso, in modo da evitare errori, distorsioni, plagi, falsità o truffe (Fonte).
Editori e agenzie di finanziamento usano la tecnica di riesame paritario per selezionare le proposte ricevute. Ciò costringe gli autori ad adeguarsi ad elevati livelli di qualità nella loro disciplina oppure a requisiti specifici della rivista o dell’agenzia di finanziamento. In genere pubblicazioni e progetti di ricerca non soggetti a un riesame paritario non sono considerati scientificamente validi (se non dopo eventuali e accurate verifiche).
Quanto è attendibile il riesame paritario? Il sistema si fonda sull’integrità della comunità scientifica ma la soggettività dei recensori non è completamente eliminabile. La discriminazione nella revisione paritaria esiste nella sopravvalutazione di autori famosi e/o “protetti” da istituzioni prestigiose, nelle differenze geografiche o di sesso, nei potenziali conflitti di interesse, ecc. Spesso le riviste scientifiche sono accusate di pubblicare in base ad argomentazioni che esulano dalla rilevanza scientifica dell’articolo.
Internet aiuta molti autori ad ottenere con poca spesa la visibilità necessaria (blog e siti personali); ma la mancanza di riesame paritario condiziona l’incisività del contributo intellettuale nell’ambito delle scelte politiche e nel momento in cui le agenzie decidono i finanziamenti nei vari filoni di ricerca.